Castello Visconteo
LA STORIA DEL CASTELLO VISCONTEO SI INTRECCIA CON QUELLA DI FAGNANO
La pianura attorno a Fagnano offre la magnifica vista del Monte Rosa. Il castello si trova in una posizione privilegiata sia dal punto di vista panoramico, la torre in particolare consente di godere di magnifici paesaggi, sia dal punto di vista strategico e di controllo. Siamo infatti all’imbocco meridionale della Valle dell’Olona, luogo di transito e di commercio. Da notare che questa fortificazione è solo la prima di una serie che lambisce tutto il corso del fiume Olona. Scarse sono le notizie circa le sue origini; pare comunque che il maniero fosse già esistito, proprio come luogo fortificato, in epoca romana. Di certo si sa che nel 1257 divenne proprietà dei Visconti di Milano, i quali hanno caratterizzato il periodo più lungo della storia. Prima di quell’anno l’edificio era appartenuto ai signori del Seprio, i quali diedero manforte al Barbarossa in occasione della “Battaglia di Legnano”, del 29 maggio 1176 contro i Comuni e la Lega Lombarda, uscendone sconfitti. Nel corso dei secoli il Castello Visconteo fagnanese è stato adibito a varie funzioni e di conseguenza è stato più volte modificato nella sua struttura. Nel ‘400 Filippo Maria Visconti fece erigere le due torri, costruire due edifici e realizzare un cortile, l’attuale primo cortile posto verso la Valle Olona, sul fronte nord. Nel secolo successivo furono realizzate altre due costruzioni e un secondo cortile, quello visibile appena attraversato il fossato difensivo. Nella seconda metà del 1500 Gaspare Visconti dei signori di Fontaneto o Fagnano, Arcivescovo di Milano, volle che l’antico maniero divenisse la seconda casa della sua famiglia. Oggi il castello, che negli ultimi anni è stato oggetto di notevoli opere di restauro, è sede del municipio e ospita gli uffici comunali.
STORIE DI FANTASMI AL CASTELLO VISCONTEO DI FAGNANO
Il Castello Visconteo di Fagnano Olona è situato sul ciglione che guarda il corso del fiume Olona e ha sempre avuto una funzione strategica di rilievo.
Fin dall’alto medioevo, la Valle Olona rappresentava una naturale via di penetrazione da Nord verso la pianura milanese e perciò è naturale il trovare lungo la vallata una serie di fortificazioni sorte a vigilare il percorso iniziando da Varese, scendendo a Castiglione Olona, Castelseprio e appunto Fagnano.
Il Castello Visconteo di Fagnano Olona viene considerato l’antemurale di Castelseprio ed è citato nelle lotte tra i torrioni e i Visconti.
Nel 1257 l’Arcivescovo milanese Leone da Perego abbandonata la città, si rifugiò nel Seprio, mentre da Milano partì Martino della Torre, Capitano del popolo, che giunto con le sue milizie a Fagnano assediò il castello che gli resistette e non fu conquistato.
Nel 1285 invece Fagnano visse di riflesso i fatti legati al Contado e alle lotte tra le fazioni Torrione e quelle Viscontee.
Nell’ottobre di quell’anno le forze viscontee assediarono la fortezza di Castelseprio in quel periodo tenuta da Guido da Castiglione, seguace dei Torrioni. Abbandonata poi l’impresa si portarono a Fagnano ma non sappiamo se in quell’occasione il castello subì dei danni.
Quando il Seprio passò definitivamente in mano ai Visconti, il castello di Fagnano fu tenuto da quel ramo familiare che si chiamò proprio dei Visconti di Fagnano.
Il feudo fagnanese venne a dividersi in due parti distinte, una fu affidata al ramo di Giovanni Visconti di Gasparo grazie al quale si formarono i Signori di Fagnano ramo che si estinse nel 1514.
L’altra parte del feudo venne affidata ai discendente di Azzo Visconti, fratello di Giovanni e che formarono il ramo dei Visconti di Ierago.
Mentre ai primi spettò il castello, i secondi abitarono nel cosiddetto “Castellazzo” e la parte feudale da loro detenuta si nominerà “Comune di Azzo Visconti”.
Il Castello Visconteo di Fagnano Olona nel 1451 venne affidato da Francesco Sforza a Filippo Maria Visconti conte di Albizzate, e figlio del milite Gaspare e di Agnese Besozzi.
Allo stesso venne confermato nel 1470 dal duca di Galeazzo Maria Sforza.
Nei diari di Cicco Simonetta segretario ducale, è ricordato un soggiorno nel 1474 di Galeazzo Maria Sforza al castello di Fagnano durante una battuta di caccia.
Infatti il duca alla fine di ottobre di quell’anno dopo aver cacciato a Castiglione, a Varese, e nei dintorni di Gallarate, trascorse la notte del 31 ottobre al castello di Fagnano, “loco de Messer Filippo Visconti”.
Nel 1500 il castello era ancora in piena efficienza e partecipe delle lotte che interessarono il gallaratese tra ducali, spagnoli e truppe francesi. È segnalato un assedio da parte delle truppe ducali al castello, presidiato dai francesi del capitano Valmontone. Circondato il fortilizio i ducali ruppero l’ostinata resistenza degli assediati snidandoli con cariche esplosive che fecero cadere una parete del castello.
L’Imperatore Carlo V nel 1551 concesse il titolo di Conte di Fagnano a Vitaliano Visconti Borromeo.
A Gaspare Visconti, che succederà a Carlo Borromeo nel 1585 come Arcivescovo di Milano, sono attribuiti i lavori di ristrutturazione del castello già rovinato nei decenni precedenti.
Nel trasformato castello l’Arcivescovo Gaspare Visconti trascorreva i periodi estivi e qui si rifugiò durante l’epidemia del 1587-88.
Nel 1674 il feudo fagnanese era tenuto congiuntamente dai Visconti di Fontaneto e dai Visconti Borromeo.
L’ARCHITETTURA
Situato al centro del paese, sulla sponda sinistra dell’Olona, il castello presenta ancora evidenti le sue massicce strutture fortificate.
In origine la pianta del fortilizio era quadrilatera, con quattro corpi di fabbrica attorno al cortile e due torri angolari.
Questa è ancora la parte che sussiste sul lato nord del complesso, con struttura quattrocentesca.
Successivamente, nel secolo seguente, si eseguirono delle opere di ampliamento attribuite a Gaspare Visconti, così da raddoppiare la superficie del castello verso sud, con i corpi ed il secondo cortile rivolti verso il paese.
Attualmente il castello presenta così questa duplice struttura.
Verso la piazza dove attorno corre l’asciutto fossato, si apre l’ingresso principale a cui si accede da un ponte che scavalca il fosso.
Il portale barocco con cornice bugnata e due colonne laterali in sarizzo da l’accesso al primo cortile.
Sopra corre una balconata elegante, mentre ai lati sono i corpi di fabbrica aggiunti alla fine del 1500.
La muratura in mattoni e l’aspetto delle nuove ali certamente ingentilisce le forme severe del castello, attribuendogli oggi più il carattere di palazzo residenziale che di fortilizio.
Entrati nel cortile un triportico passante con pilastri pugnati divide il primo dal secondo cortile e la suddivisione risponde alla reale separazione tra la parte nuova barocca e la parte antica quattrocentesca.
Il secondo cortile presenta sulle pareti tracce di affreschi policromi con stemmi ed elementi decorativi.
Sotto l’intonaco scrostato si può leggere ancora l’andamento delle cornici in cotto delle finestre quattrocentesche, con arco a pieno centro e a centro ribassato, oggi murate.
Sul alto nord del cortile c’è uno stemma con biscione visconteo e ai lati le lettere F R.
Anche verso il porticato c’è un tondo con biscia viscontea e le lettere gotiche F M, forse lo stemma di Filippo Maria Visconti che deteneva il castello nella metà del quattrocento.
Altra pietra con stemma visconteo si trova sul portale che da l’accesso allo scalone per i piani superiori.
Tra il primo cortile e il secondo a nord, sono ai lati le due torri originarie del castello.
La torre di sinistra, ribassata rispetto all’edizione primitiva è stata intonacata.
Verso la facciata principale si ha una finestra ricavata su di una precedente, ad arco a pieno centro.
Nella parte superiore corre una cornice di mattoni a dente di sega, caratteristica tipica delle strutture viscontee.
La torre di destra è integra nella sua struttura muraria in mattoni.
Una decorazione con i tipici denti di sega che si ritrova nei castelli visconteo sforzeschi della pianura, corre lungo tutta la fascia mediana.
Sopra ci sono due finestre per ogni lato, ad arco ribassato, alcune murate.
Il tetto poggia sul coronamento dei merli ghibellini che concludono la parte superiore senza sporto.
Sul lato esterno, a sud est dell’edificio, si nota chiaramente la cesura tra il primo ed il secondo corpo, aggiunto successivamente.
Sulla parete del corpo quattrocentesco corre all’altezza del secondo piano una serie di merli, poi integrati nella costruzione, che denota l’antico andamento della muratura e la successiva trasformazione in epoca barocca.
La “Sala del camino”, all’interno del Castello Visconteo, è la sede della Pro Loco cittadina, e la struttura fortificata ospita manifestazioni, mostre ed eventi organizzati dalla Pro Loco e dalle numerose Associazioni fagnanesi.
Sulla facciata esterna del maniero è posto il bassorilievo in pietra raffigurante la “Madonna che Allatta“, risalente al VX secolo.
Il bassorilievo è stato integralmente pulito e restaurato dalla Pro Loco fagnanese nel corso dell’anno 2000.
Il complesso è accessibile da un ponte.
A ricordare l’antica funzione militare del Castello, rimane un fossato difensivo, ormai completamente prosciugato.
Al primo cortile si accede tramite un portale barocco, caratteristica straordinaria per il castello fagnanese. Ai lati si ergono due corpi di fabbrica tardocinquecenteschi, fatti aggiungere da Gaspare Visconti.
Il primo cortile è di epoca barocca, mentre il secondo conserva caratteri più antichi, quattrocenteschi. Qui si trova inoltre il noto stemma visconteo caratterizzato dal biscione.
Grazie ai lavori di restauro effettuati, sono tornati alla luce affreschi e dipinti sui muri di tutto il secondo cortile.
Le due originarie torri del castello si trovano nella parte quattrocentesca del complesso.
I lavori di recupero e restauro svolti negli anni 2006-2007 nel secondo cortile hanno portato alla luce delle nuove strutture, le quali portano i restauratori a credere che sotto il secondo cortile sia stata anticamente presente una stanza; anch’essa con volta a botte, il cui ingresso è stato individuato sul corridoio al piano seminterrato che costeggia la sala consiliare e conduce al pozzo. Si auspica un recupero di questa nuova sala, rimasta fino ad ora sconosciuta e della quale se ne ignorava l’esistenza.
Attualmente la sala è stata svuotata dai detriti e si presenta con una forma quadrata, con un buco rotondo sul pavimento al centro della stanza. Non si può affermare sia stato un pozzo.
La funzione di tale stanza resta al momento un mistero.
Il castello aveva un secondo accesso, situato alla fine della costruzione fortificata.
Nella foto aerea il portale è visibile sulla sinistra, seguendo la linea della facciata esterna del maniero.
L’antico portale, che conduce sul retro del castello, è stato restaurato dalla Pro Loco durante l’anno 2003, ed ha restituito ai fagnanesi una parte del maniero che purtroppo andava perdendosi a causa delle intemperie e della non curanza.
Dal mese di gennaio 2008 fa bella mostra di sé, nel cortile del Castello Visconteo un antico Mortaio, restaurato e donato alla Pro Loco fagnanese.
Leggi la storia dei mortai nel corso dei secoli
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